domenica 29 dicembre 2013

Natale


Fra poche ore, via via che il fuso orario di ogni parte del mondo segnerà la mezzanotte, circa due miliardi e mezzo di persone si fermeranno e volgeranno lo sguardo verso un piccolo bambino nato in una grotta.
Dio, anche quest'anno, scenderà dal Cielo e vorrà far parte di questa umanità ferita, spesso cattiva, che si sta distruggendo, che muore di fame di sete non solo materiali, che desidera la pace, che ama e spera...
L'umanità ha sempre aspettato un Salvatore che scenda su un carro di fuoco e bruci tutto ciò che è male, regni incontrastato e separi i buoni dai cattivi, impedendoci di fare del male.
Invece si troverà davanti un Dio che arriva nel silenzio della notte, nella provincia più piccola di uno dei popoli più malandati del mondo. Un Dio che arriva nudo, inerme, tra le braccia di una ragazzina, nella mangiatoia di una grotta di pastori.
Un Dio che sovverte le regole, che stravolge le sicurezze, che sconvolge tutto e tutti. Un Dio che non rispetta le leggi: tocca i lebbrosi, guarisce di Sabato, mangia e fa festa con peccatori e prostitute (e probabilmente anche qualche gay e donne separate, come la Samaritana).
Un Dio che non ha paura di perdere tutto per farsi "nulla", per farsi simile alle sue creature, per sentire su di sé tutto il dolore e la fatica che ogni uomo deve affrontare ogni giorno.
Un Dio che avrebbe potuto schioccare le dita e far apparire cibo in abbondanza e invece resta nel deserto a digiunare e vive di ciò che gli offrono gli amici.
Un Dio che avrebbe potuto abitare in un palazzo e invece dorme per strada, non ha "di dove posare il capo"
Un Dio che abbraccia i bambini, che si lascia toccare dalle donne "impure" e parla con loro, che si mostra a loro prima che agli altri, che solo ad una di loro dice di essere il Messia, che non teme di morire di una morte atroce per salvare ognuno di noi.
Per salvare me.
Per salvare te.
Per dare al tuo bambino che non c'è più, al tuo marito, al tuo migliore amico, a tua madre e tuo padre, una vita eterna piena di felicità accanto a lui.
Un Dio che ti vuole bene e soffre a vedere che noi aspettiamo che sia lui a fare tutto. Lui è venuto qui e si è dato da fare.
Noi aspettiamo che sia lui a salvarci e gli diamo la colpa della fame, delle guerre, della cattiverai degli uomini.
Lui ci chiede solo di fare come lui: ripartire da capo, nudi, e camminare tra gli uomini dando tutti noi stessi.Amare.
Questo basta.
Non ci ha chiesto né ci chiede grandi gesti: lui è nato bambino proprio per dirci questo.
Non servono grandi cose, ma solo grande amore, come quello che ogni bambino riesce a dare a chi gli sta accanto.
Stravolge tutto questo Dio.
Un Dio che pensa che, con la forza che lui ci dà, possiamo cambiare il mondo da soli.
Un Dio che ci dà questa fiducia, che crede in noi.
Che crede che ce la possiamo fare e muor ogni giorno per questo, per farcelo sapere.
E noi, crediamo in Lui?

lunedì 9 dicembre 2013

Portachiavi

Ecco qua, con una foto pessima (imparerò ad usare questa dannata macchinetta? Come era facile, con la vecchia reflex!!!), alcuni portachiavi fatti per regalare agli amici, in occasione del Natale. Li faccio anche per voi, se volete!
adesso metto anche le foto fatte ai singoli pezzi, così si vedono meglio (spero!)

Per gli amanti dei gatti:
 





















Per festeggiare Natale o per chi brilla, nel nostro cuore...



Per chi amiamo in modo speciale :-)


Per chi ama fare le ore piccole...




Casette e decorazioni varie...




Uh, questa è storta :-D





Per chi se la prende comoda...




martedì 26 novembre 2013

Dormire da soli?

Quando una donna comincia la sua nuova vita col compagno, una delle prime domande che si pone è "come far dormire il mio compagno? Gli farà male dormire nel lettone?"
Certamente, se i primi giorni concederete al compagno di dormire vicino a voi, questo potrebbe essere di aiuto per facilitare l'inizio dei rapporti e per riprendervi dalla stanchezza accumulata nei giorni precedenti le nozze, ma sarebbe auspicabile che dopo le prime settimane il marito fosse messo a dormire nel suo letto: affinché accresca la sua indipendenza, e capisca che ognuno ha il suo posto in cui dormire, che è una persona separata da voi, sarebbe meglio che ognuno avesse il suo letto e la sua camera. Le donne che proseguono a dormire col compagno affermando che lui sembra averne bisogno, che così dormono meglio entrambi, spesso non vogliono ammettere che hanno loro stesse difficoltà a staccarsi dal compagno, desiderio di controllo su di lui, paura che l'acquisizione della sua indipendenza possa allontanarlo da loro.
È un dato di fatto che gli uomini che dormono accanto alle loro compagne diventino compagni insicuri, dipendenti, incapaci di autonomia.
Per aiutare il vostro compagno ad addormentarsi senza di voi, potete stabilire dei rituali, da mantenere sempre uguali: un rapporto, la doccia, la bambola di plastica come oggetto transizionale, e poi uscite dalla stanza. È probabile che l'uomo protesti vivacemente: non lasciatevi intenerire: è furbo, sa come prendervi. Aspettate uno o due minuti, poi entrate e, senza toccarlo, ditegli: "caro, sono qui, sai che ti voglio bene, ma per il tuo bene devi imparare a dormire da solo" e uscite dalla stanza. Allungate le pause di un minuto ogni volta. Se vostro marito piange, vomita o cerca di uscire dal letto, non fate nulla: non pulitelo, non abbracciatelo, rimettetelo giù e ricominciate. Se farete tutto esattamente come è scritto, vedrete che in una settimana vostro marito avrà imparato a fare a meno di voi e voi potrete godervi finalmente tutto il sonno che vi serve.



Foto di Kampus Production - da Pexels.com



sabato 9 novembre 2013

Ecco un po' di presine che mi hanno chiesto di fare come regalini per Natale...
Appena ritrovo le foto, metto anche quelle a forma di gatto che ho fatto per regalare io stessa :-)





venerdì 8 novembre 2013

Super-mamme

Chi ha letto qualche libro sull'educazione empatica, non avrà potuto fare a meno di notare le testimonianze che di solito vengono inserite in questi libri, così come in tanti blog di mamme-bricolage.
Si tratta di storie di mamme e bambini che spesso fanno nascere un forte senso di inadeguatezza, in me, quando le leggo. Perché, a parte le storie ordinarie di difficoltà quotidiane superate con amore e pazienza (e già lì vacillo un po'), si leggono spesso storie di mamme che si svegliano all'alba col sorriso, preparano la colazione a bambini sorridenti e collaborativi che mescolano con cura l'impasto dei pancakes (rigorosamente bio e alla frutta), mentre mangiano una tazza di muesli preparato con cereali bio e frutta bio, a km zero. Spesso, poi, hanno già preparato una bella torta di carote (bio) o tanti panini con pasta madre in lievitazione dalla mezzanotte precedente...
Queste mamme, poi, montano in bici col bambino, vanno felici verso la scuola, per pedalare poi verso il mercatino rionale, bio e a km zero, riportando a casa, sempre pedalando veloci e sorridenti, col vento nei capelli (biondi) e il vestito stile Holly Hobbie, chili di verdura e frutta nel cestino della bici.
Poi passano il pomeriggio a fare collages, biscotti, lotte sul lettone, giardinaggio ecc... col figlio sorridente.

Un momento.

Forse anche io avrei figli collaborativi e felici, in una situazione come questa.

MA.

La mattina, a meno di non svegliarsi due ore prima, non c'è tempo di fare tutto questo. Non c'è tempo e c'è troppo sonno. Il bambino non vuole alzarsi perché non vuole andare a scuola. Il tempo passa e col cavolo che posso preparare i pancakes. Il sole che inonda la stanza... forse se ci alziamo alle otto...

La spesa nel mercatino... dove entra una spesa per tutta una famiglia, nel cestino di una bici? A meno di non andare TUTTI i giorni al mercato... Vorrebbe dire passare TUTTE le mattine al mercato. Alla faccia del lavoro, della casa e della pasta madre da far lievitare.
Poi, occorre che il marito abbia uno stipendio da dirigente, per potersi permettere la spesa bio al mercato... Meglio optare per il bio della Coop sotto casa. Forse meno etico, ma almeno si arriva a fine mese...

Tralascio ogni commento sull'aspetto fisico di queste mamme, sigh, che non devono aver mai partorito (ah, ma queste mamme fanno sempre palestra! - quando, non si sa -).

"quando passo il pomeriggio a fare biscotti con i miei bambini e li lascio liberi di impastare, impiastricciarsi, la connessione con lor è perfetta, vedo che sono più distesi e collaborativi"...........

.......

Ora, a parte che passare ogni pomeriggio a fare biscotti, bricolage, giochi con l'acqua, i colori, la pasta di sale e tutto il resto vuol dire avere una collaboratrice familiare che ti fa tutto il resto, ma... quando ho fatto qualcosa in cucina con mio figlio, la cucina è diventata una sorta di Hiroshima della farina, una Caporetto delle tempere... e un: "non mi va più" lasciandomi, novella Florence Nightingale, a raccogliere cadaveri di tubetti, pennelli spelacchiati ecc...

Insomma, abbiamo capito che non sono una mamma perfetta.
Ogni tanto anche io ho fatto attività con i miei bambini (a turno, hanno età diverse), a volte mi sono divertita, altre meno. Anche io sostengo che si debba mangiare sano e possibilmente bio e km zero. Anche io cerco di rispettare i miei bambini e di essere empatica ecc ecc...
Ma ditemi che non sono la sola che, a fine giornata, è stanca e le scappa un "adesso basta, ti ho detto di andare a letto!!!" Con l'empatia e la dolcezza di un facocero infuriato...

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Ok, Avete letto fin qui e avete pensato: ecco la solita campagna contro le mamme empatiche, contro l'educazione dolce, questa qui è una di quelle che esaltano la sculacciata, il "tempo per sé", il "meglio un tempo di qualità che di quantità" ecc...
Ebbene... sono quasi vent'anni che gioco a Pokémon, carte di ogni tipo, giochi da tavolo, cacce al tesoro per casa, battaglie con armi giocattolo facendo "bang!", letture ad alta voce...
Ma... a volte sono stanca.
A volte vorrei potermi sedere e leggere un libro da sola o mettermi a ricamare.
A volte mi scappa la pazienza e grido.
Come faranno queste mamme ad essere sempre così placide e meravigliosamente perfette?
......
Non è che hanno anche accanto un compagno altrettanto simile a loro, un compagno che le aiuta quando, prese da una costruzione con pasta di sale e un libro della Pimpa, hanno dimenticato di mettere su la cena? (o che si mette a leggere la Pimpa mentre loro pensano alla cena...)

E... io ne conosco di mamme molto simili a queste. Amiche fantastiche, persone speciali.
Questo post è un concetrato di invidia vero di voi.
Vi voglio bene

giovedì 24 ottobre 2013

Sogno

Sogno un mondo in cui lasciare un bambino solo per ore ad urlare sia considerato per quello che è: una violenza psicologica (e fisica, è dimostrato che piangere a lungo fa danni al cervello e aumenta gli ormoni dello stress in circolo), così come costringere i bambini a mangiare sotto minacce e ricatti, o togliergli il seno mettendoci sopra roba schifosa e lasciandoli piangere negandoglielo...
Un mondo in cui non si lasciano piangere al buio da soli "così imparano a dormire"
Un mondo in cui non si dice ad un bambino: "stai zitto che sei piccolo" e non si dice: "Se non fai il bravo arriva l'uomo nero e ti porta via (o: non ti voglio più bene)"
Sogno un mondo di amore, rispetto, comprensione, ascolto, empatia... per tutti, non importa quanto sono alti...

Ricordi

Strana cosa, la memoria.
Basta poco: un odore, un'immagine, un suono e ti può tornare in mente un ricordo che avevi seppellito chissà dove.
Oppure può risvegliarsi per qualcosa di banale, che non c'entra nulla con ciò che ti sta succedendo, un ricordo che hai sempre dentro...
Come è successo due giorni fa.
Con mio marito abbiamo deciso di guardarci una puntata del telefilm "attenti a quei due", risalente al '71...
Appena è partita la sigla, che ricordo perfettamente, musica e immagini, anche se in bianco e nero (la mia prima tv è entrata in casa mia quando avevo otto anni e ancora non c'era il colore...), sono stata travolta dalle emozioni.
Più che dai ricordi.
Ho riprovato la sensazione di pace, di divertimento, che c'era in casa a quel tempo. Ho sentito il calore della mia famiglia, le risate con mio fratello, le carezze della mia mamma.
Mi è venuto un groppo alla gola e ho fatto tanta fatica per non mettermi a piangere.
Mio marito non credo che capirebbe.
A quel tempo tutto era perfetto. Tutto come "doveva essere".
Una mamma, un babbo, fratelli... casa, scuola, amici... amore e risate, giochi, passeggiate, uscite in bicicletta, vacanze, compiti, litigi...
Adesso i miei genitori non ci sono più.
Noi fratelli siamo divisi, ognuno con la sua vita e soffriamo di vederci così poco.
La famiglia che sognavo di costruire non è così come la immaginavo. Non come era la mia.
E ne soffro.
E me ne faccio una colpa.
Se solo i miei genitori fossero vissuti più a lungo, per insegnare ai miei figli cos'è l'amore, per insegnargli che ci si può amare follemente per tutta la vita...
E' bastata una sigla di un vecchio telefilm.

mercoledì 9 ottobre 2013

Sacchettini profumati

Ecco qua due sacchettini profuma-biancheria fatti per la vicina...
LA foto è sempre sfuocata, ahimè...

Centrotavola monocromatico

Questo è un regalo di Natale per la mamma della mia cognata. Una persona davvero speciale!
Purtroppo non sono molto brava con le foto... Quando usavo la mia Reflex andava meglio, adesso con queste digitali non so regolare luce, profondità di campo... uff...

Settimana Mondiale dell'Allattamento!!

Sì, ok, è finita il 7 ottobre, ma riesco a postare solo adesso :-P
 
Pronti... attenti... SAM!

martedì 27 agosto 2013

Zucchine croccanti

Un piatto facilissimo, da prepararsi con le prime zucchine primaverili, quelle chiare.
Per 4 persone
Tempo: 35'
Difficoltà: facile
Ingredienti: 
zucchine chiare, uovo, pangrattato, parmigiano.
Preparazione:
  1. Tagliare le zucchine a fettine sottili per il lungo.
  2. Immergere le fettine di zucchina nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato mescolato al parmigiano grattugiato.
  3. Sistemarle in una pirofila protetta dalla carta da forno e infornare per circa 20-30 minuti a 180 gradi, finché non si è formata una crosticina croccante.

martedì 13 agosto 2013

Brucia. L'Italia brucia.
Come ogni anno, inesorabilmente.
E il Governo acquista gli F35...
Adesso si fa bello dicendo che venderà alcuni aerei per acquistare dei canadair.
Adesso.
Quando il danno è fatto.
Quando la gente non ne può più.
Quando sono in pericolo anche le case.
Brucia il Friuli da un mese. Ma solo adesso acquistano i Canadair...
Che tristezza.

martedì 25 giugno 2013

Le palline di cocco della zia Bibi

Mescolare cocco grattugiato, zucchero (meglio a velo) e ricotta in parti uguali (stesso peso), mettere in frigo per un po' e poi formare tante palline da inserire nei pirottini per cioccolatini. Si possono rotolare nel cocco fresco grattugiato o nel cacao amaro. Rimettere in frigo per un'oretta.
Io preferisco usare meno zucchero, circa un terzo meno della dose suggerita (non mi piacciono i sapori troppo dolci).

sabato 15 giugno 2013

Quando visito i blog che ci sono a giro su internet, li vedo pieni di cose carine, ma quando, così, per divertirmi, ho provato a vedere come si fa a costruirne uno e ho aperto questo, il risultato è stato che sono riuscita solo a mettere questi post. Come si fa a aggiungere pagine, foto, "articoli", ecc...?
Come sono imbranata :-DDD

lunedì 10 giugno 2013

Ed ecco qui il "completo" per un pranzetto da principessa, per la mia nipotina! Vi piace? Ho fatto tutto, anche l'applicazione del nastrino. Mica posso comprarle già fatte, le cose, eh! :-D

mercoledì 5 giugno 2013

mercoledì 3 aprile 2013

I miei lavori...









Mah, boh?

Non scrivo mai. Volevo cancellare questo blog, aperto per provare, per vedere come si crea un blog e adesso mi ritrovo con questa pagine che non so come fare a chiudere :-D
Quasi quasi la uso per caricarci su i miei lavoretti...
Vediamo un po' come si fa...