sabato 8 giugno 2019

Le belle canzoni "di una volta"

Mentre stendo i panni canticchio alcune vecchie canzoni e mi rendo conto che, fra musica leggera, popolare e "per bambini" è pieno di testi sessisti, maschilisti, razzisti, farciti di pedagogia "nera", che noi abbiamo sempre cantato allegramente senza probabilmente farci caso, ma che, temo, hanno contribuito a dare a molte cose quella idea di normalità che, invece, normale non deve essere. 

Ad esempio: "oh, quante belle figlie, madama Dorè"... 
Mi chiedevo, da piccola, perché mai non si potesse sposare uno spazzacamino e perché dovesse essere la madre a decidere. E non importa se il pretendente sia innamorato oppure no, basta che offra una bella casa e bei vestiti. 

"Il tempo di morire", di Battisti... 
"domani puoi dimenticare, adesso dimmi di sì". Cioè, non me ne frega nulla se non vuoi, lo farai perché io ti faccio un bel regalo. Che vuoi che sia fare sesso controvoglia! Addio può dimenticare, no? Vallo a dire alle donne violentate, se dimenticano! 

"Io camminerò", di Umberto Tozzi: 
"Io camminerò, tu mi seguirai... Io lavorerò tu mi aspetterai
E una sera impazzirò quando mi dirai che un figlio avrai, avrò"
Tu non cammini con me, stai dietro, a casa, a fare figli. 

E Calimero? "Tutti mi odiano perché sono piccolo e nero!" "Ma no, Calimero, non sei nero, sei solo sporco" et voilà, tutto torna a posto, una volta che il pulcino è diventato bianco...
Ops, questa non era una canzone, ma una pubblicità.

Andiamo avanti? Ai tempi in cui ero piccola io, le belle canzoni dello Zecchino d'oro avevano testi che oggi sarebbero, spero, improponibili. In una un bambino viene mandato a letto senza frutta (il dolce dell'epoca) perché è tornato tardi. Lui inventa delle scuse (c'era un leone che lo voleva mangiare, ma "per fortuna" sono arrivati i soldati che gli hanno sparato. Alla faccia dell'ecologia), a cui, ovviamente, i genitori non credono e invano il bambino si difende dicendo che anche il babbo dice bugie...

Ma questa le batte tutte, fra quelle per bambini. La musica, come sempre, è piacevole e orecchiabile. Il testo... Ahimè:

Microfono e note musicaliQuando è l'ora di fare la nanna,
sai che fanno i bravi bambini?
Lasciano i giochi e vanno da mamma,


che li accompagna a lavare i dentini.
Dopo s'infilano nel pigiamino,
a babbo e mamma danno un bacino,
poi s'addormentano piano, pianino,
con la preghiera a Gesù Bambino...
E tu, bambino mio, che non vuoi far la nanna,
non fare più capricci, sennò saran pasticci!
Alla tua mamma dai già tante pene,
Potrebbe creder che non le vuoi bene!

Quando è l'ora di fare la nanna,
lascia i giochi e corri da mamma;
Dalle un bacione per farle capire
che le vuoi bene e che vuoi dormire...

Il riuscire a dormire non dipende dal sonno che si ha, ma dal volere bene o meno alla mamma. Come se fosse possibile dormire a comando, solo per dimostrare che vuoi bene a qualcuno...
Per non parlare del fatto di dire ad un bambino che lui, per sua madre, non è una gioia, ma qualcuno che procura solo "tante pene"! Mi sembra una cosa terribile, da dire ad un bambino.

Nemmeno il fantastico Sting si salva: "oh, don't you see? You belong to me" Tu mi appartieni, capito?

Adesso lascio a voi il divertimento di cercarne altre e commentarle.

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