domenica 28 febbraio 2021

Il sacrificio di Isacco

Oggi la prima lettura riportava la narrazione del sacrificio di Isacco.

Mi sono sempre chiesta perché la maggior parte delle volte te ne parlino come del "sacrificio di Abramo". Non è lui che è stato chiesto in sacrificio, ma il figlio. Certo, "di Abramo" indica "compiuto da...", ma così si perde uno dei personaggi della storia. 

Mi sono anche fatta tante altre domande, nel corso degli anni:

Perché durante la messa non si legge la parte in cui Isacco chiede al padre dove sia l'agnello per il sacrificio? Perché questo unico momento in cui Isacco mostra di essere presente e partecipe, viene eliminato? Come mai di Isacco, delle sue reazioni, non si dice nulla? 

Quando il bambino si accorge di essere lui, la vittima, perché non si ribella? Possibile che un bambino resti tranquillo di fronte al padre che lo lega e gli avvicina un coltello alla gola, visto che avrà visto altre volte il padre o altri digitari religiosi del tempo, compiere sacrifici rituali? Perché non si racconta cosa ha fatto, cosa ha provato? 

Poi, crescendo, ho capito che Isacco rappresenta Gesù. 

Gesù non si è tirato indietro. Al contrario di Isacco, si è offerto spontaneamente. Ma anche lui, come Isacco, non ha proferito parola, per difendersi. "come agnello condotto al macello, non aprì la sua bocca". 

Isacco verrà salvato da Dio stesso, che dirà che non voleva la morte del ragazzo, ma solo "mettere alla prova" la fede di Abramo. Gesù non sarà salvato. Non ci sarà nessun ariete da offrire al suo posto. Dio ha messo alla prova la fede di Abramo, cioè la sua fiducia che Egli avrebbe mantenuto la sua promessa qualunque cosa fosse successa. Ho pensato a volte che la morte di Gesù sia al contrario un mettere alla prova Dio da parte nostra per vedere quanto ci ama. Quanta fiducia ha in noi, nella nostra capacità di amarlo. Lui non ci rifiuta il suo figlio, il suo unico figlio, per dimostrarci il suo amore.

Anche Gesù, nell'orto degli ulivi, prova a chiedere a Dio un'alternativa: "se è possibile, passi da me questo calice". Prova a cercare un ariete impigliato nel cespuglio. Ma non ci sarà nessuno. Sarà solo. Abbandonato da tutti.

Resterà in piedi davanti ai suoi accusatori e non si tirerà indietro. 

Si distenderà in silenzio su quella croce così come Isacco si è disteso sulla catasta di legna. 

E come, grazie alla fede di Abramo, "saranno benedette tutte le nazioni", grazie al sacrificio di Cristo sarà salva tutta l'umanità.

Il sacrificio di Isacco - Caravaggio 

Non va mai bene come sei

Oggi leggevo i post di uno scrittore, Pierpaolo Mandetta, in cui lui racconta di essere stato deriso sin da quando era bambino per la sua omosessualità e di come l'altro giorno, davanti all'ennesima presa in giro, sia crollato e si sia messo a piangere. Ebbene, anche davanti a questa affermazione, a questa dimostrazione di sofferenza, lui è stato di nuovo deriso e aggredito sotto al suo post, anche da persone omosessuali.

Una cosa allucinante.

La cosa mi ha molto colpito e oggi, riflettendo su questo con un amico, mi chiedevo perché diavolo le persone sentano sempre il bisogno di deridere o offendere gli altri se non sono come loro vorrebbero.

Davvero non capisco (lo so, sono limitata, il mio Q. I. evidentemente è basso) perché mai prendere in giro una persona perché ama qualcuno che tu non ameresti mai.

Secondo questa logica dovrei deridere un sacco di amiche, dato che non penso mi innamorerei mai dei loro mariti (magari sono persone simpaticissime, intelligenti o con altre meravigliose qualità, eh, ma se non mi fanno innamorare che ci devo fare? 😅).

Voglio dire, qual è il problema? Mica vengono a letto con te!

Ma che ti importa di chi si innamora uno che nemmeno conosci?

Cosa cambia, in una persona, se ama un uomo o una donna?

Io mi preoccuperei se non fosse capace di amare, invece.


E, anche se il mio amico mi spiegava che sono cose molto diverse, mi chiedo anche un'altra cosa: perché deridere o offendere chi è più magro o più grasso della media, chi ha un naso più lungo o una statura più bassa ecc...

A causa del mio fisico sono stata oggetto di frecciatine per tutta la vita. A volte erano anche frasi pesanti, che francamente mi hanno davvero stancato, perché sono sempre le stesse da cinquant'anni. Spesso le dico prima io, o finisco le loro frasi, perché tanto non riescono proprio a stare zitti.

Sono stata anche derisa e criticata per il mio abbigliamento, perché non mi trucco, non mi metto la gonna. 

Non mi toccano più, adesso, ma quando ero ragazzina era piuttosto fastidioso, mi scocciava, soprattutto quando mi dicevano che se non fossi cambiata, nessuno mi avrebbe amato.

Foto da https://www.istockphoto.com/it/collaboration/boards/d3i8VJEB9k622rOUUwg5sg 


Capite?

Se non sei come gli altri ti vogliono, sarai condannat*

Non vi sembra terribile?

Doversi conformare, essere qualcuno che non sei...

Che poi... Non va mai bene come sei!

Se sei grasso, devi essere magro

Se sei magro, devi essere più in carne

Se non ti trucchi, sei sciatta

Se lo fai, sei una che la vuole dare a tutti

Se sei gay ti deridono

Se sei etero, ma non ti fai un* ragazz* a settimana, sei frigida o non sei un vero uomo...

Se sei nero, la tua pelle fa schifo, ma se sei bianco devi andare al mare ed abbronzarti il più possibile, perché "fai pena, così pallida" (si, mi hanno detto anche questo, dimenticavo) 

Non va mai bene.

Foto di Keira Burton da Pexels

E io continuo a non capire.

A non capire perché non si possa accettare una persona per quello che è.

Perché ci sia da prendere in giro qualcuno per una cosa che non solo non ha scelto (non si sceglie di essere gay o di essere bassi o neri o con una ossatura minuscola o un metabolismo che non ti permette di ingrassare o dimagrire), ma che nemmeno ha un minimo impatto sulla tua, di vita.

Proviamo a criticare chi ruba, chi inquina, chi picchia i bambini o le donne, chi umilia, chi offende, chi truffa, chi vuole fare il furbo, chi se ne frega del prossimo e così via. Non chi ha semplicemente un aspetto diverso dal tuo (che poi... A parte due gemelli, tutti hanno un aspetto diverso l'uno dall'altro...) o ama qualcuno che a te non piace o proviene da un paese diverso ecc...

Davvero, mi scoppia il cervello a cercare di capire il perché queste persone aggrediscano altre persone che non hanno fatto nulla.