venerdì 4 febbraio 2022

Il tuo latte è acqua!



Uno dei miei più comuni riguardo allattamento è quello del latte che "perde sostanza", "diventa acqua" col passare dei mesi ed è uno di quelli di cui mi è stato richiesto più spesso di parlare. La cosa interessante è notare Come ogni persona che fa questa affermazione abbia in mente una "data di scadenza" diversa: Chi sei mesi, chi un anno, chi un anno e mezzo o due... Ma se questa affermazione avesse qualche base scientifica dovrebbe esserci un limite temporale uguale per tutte le mamme, non credete? Al contrario, le ricerche dimostrano proprio l'opposto, Cioè come il latte materno aumenti alcune delle sue proprietà proprio dopo l'anno di allattamento. Potete trovare QUI un'immagine che ne descrive le proprietà, sulla rivista "Un pediatra per amico", redatta dai pediatri ed altri professionisti della salute infantile.  
Ma allora perché circola questa strana idea? Perché il seno sembra essere l'unica ghiandola del corpo umano ad avere una data di scadenza?
Perché nessuno si preoccupa se il latte prodotto da una mucca, che in natura allattante per circa un anno, dopo anni sia ancora nutrizionalmente adeguato, mentre invece questo dubbio viene per gli esseri umani, che sarebbero predisposti dalla natura per allattare alcuni anni? Potreste rispondere perché le mucche sono state selezionate per questo, ma sono state selezionate per produrre abnormi quantità di latte, ma questo non incide sulla durata e sulla qualità. 
Ogni mammifero che allatti seguendo i tempi di svezzamento naturali del suo cucciolo produrrà sempre un latte nutrizionalmente adeguato. E noi siamo mammiferi.
Il seno è una ghiandola (un insieme di ghiandole, in realtà), che, sotto un determinato stimolo, produce la sostanza che biologicamente predisposta a secernere. Come ogni altra ghiandola del nostro corpo. Qualcuno li ha mai detto che ormai, dopo tanti anni, La vostra saliva non è più saliva, ma qualcos'altro? O che le vostre lacrime sono esaurite oppure si sono trasformate in vino, succo di frutta o altro? Se una ghiandola funziona, produrrà ciò che deve, non qualcos'altro. Quindi come può il seno essere l'unica ghiandola che d'un tratto inizia a produrre una sostanza diversa da quella per cui è biologicamente programmato?
Alcuni dicono che il latte non diventa acqua e basta, ma acqua e zucchero. Anche qui sarebbe interessante capire come mai il corpo si "dimentichi" di inserire vitamine, sali minerali, anticorpi e tutto il resto, ma si ricordi di inserire lo zucchero!

Probabilmente questa convinzione nasce negli anni del "boom" della formula e del baby food, quando le ditte produttrici facevano martellanti campagne pubblicitarie per incentivarne l'uso. Si insinuava quindi nelle madri l'idea che dopo un certo tempo (tempo che, via via che questi prodotti prendevano piede, diventava sempre più breve) il latte materno diventasse insufficiente sia come quantità che - soprattutto - come qualità.
Ecco qui alcuni esempi di foto di pubblicità degli anni '70: 

Qui si afferma che "a due\tre mesi" il bambino ha già bisogno delle proteine della carne... Questo significa che le proteine del latte materno non sono adatte? Non sono sufficienti? Non sono nutrizionalmente valide? 

In questa pubblicità, invece, si dice chiaramente che a tre mesi il bambino ha finito le "tue" vitamine... Come se ne avesse fatta scorta chissà quando e nel latte non ci fosse nulla. Come si poteva sentire una mamma a cui veniva detto questo?
Questa addirittura insinua che si debba iniziare a dare altro a due mesi!


Ecco quindi che, per fortuna, venivano in soccorso i prodotti pubblicizzati, che, questi si, erano ricchi di vitamine, proteine, sali minerali e tutto ciò che serviva ad un bambino! Teniamo anche conto che il mondo "occidentale" usciva da secoli in cui la povertà e la fame erano cosa comune, soprattutto dopo le due guerre, di cui l'ultima ancora viva nei ricordi di tutti; di conseguenza l'idea di salute e benessere era vedere un bambino bello "rotondo", che mangiava "tanto".
Via via che le conoscenze sono aumentate, che sono stati effettuati sempre più studi e ricerche sull'inizio dell'alimentazione complementare, affermando che non va introdotto nulla prima del sesto mese compiuto, si è spostata in avanti anche l'età in cui si pensa che il latte diventi "acqua" e adesso si inizia a dirlo passato o sei mesi. In cinquant'anni circa abbiamo fatto un piccolo passo avanti, di circa tre mesi, almeno 😅
Forse chi fa queste affermazioni ci arriva attraverso un ragionamento del tipo: "se dopo i sei mesi il bambino ha bisogno di aggiungere altro alla sua alimentazione, significa che è perché nel latte non ci sono più sostanze nutritive".
Invece no! Significa semplicemente che i bambini crescono e cresce anche il loro fabbisogno di nutrienti, per cui va aggiunto qualcosa in più. Alcuni bambini continuano a crescere benissimo ancora per alcuni mesi, semplicemente aumentando la quantità di latte che assumono, ma la maggior parte dei piccoli a questa età è fortemente attratta da quello che vede fare ai genitori e desidera imitarli, cercando di afferrare portare alla bocca quello che osserva nel loro piatto.
Per quanto riguarda la tanto diffusa idea sulla carenza di ferro nel latte materno, c'è questo articolo della collega Antonella Sagone che spiega molto bene la questione. Del resto non sarebbe assurdo che la natura avesse dimenticato di inserire proprio un elemento così importante come il ferro nell'alimento che dovrebbe sostenere la crescita del bambino per i primi sei mesi in modo esclusivo, continuando ad essere l'alimento principale per tutto il primo anno? 
In conclusione, qualunque sia la durata del vostro allattamento, il vostro latte sarà sempre perfetto e conterrà esattamente tutto ciò che deve contenere, Nella quantità giusta per il vostro bambino