Alfabeto...

E anche alle medie (ops, "scuola secondaria di primo grado"), devo scontrarmi di nuovo, al terzo figlio, con questa storia dell'alfabeto: "l'alfabeto italiano ha 21 lettere, poi ci sono le 'letterine straniere'"...
Ora, già dire ad un ragazzino di undici anni "le letterine" o lo fa sentire preso in giro come se avesse sei anni, o gli fa venire in mente le ragazze dei giochini stile "passaparola" provenienti dall'Ucraina.
MA (posso scriverlo così bello grande?)
L'alfabeto italiano ha 26 lettere come quello "internazionale".
Già, perché, a parte che parole come Jacopo o xilofono o xenofobia, sono italianissime, la x e la j erano già presenti nella lingua latina, per cui appartengono alla nostra tradizione da secoli. Aggiungiamo che la K era usata nel volgare per il suono "ch" (chiunque avrà letto il Cantico delle Creature se ne sarà reso conto) e siamo quasi a posto (del resto, il tenero animaletto si chiama koala anche in italiano... o dobbiamo scrivere coala?)
Restano fuori la W e la Y, direte voi. Non ci sono parole italiane con queste lettere.
Ok, ma ormai parole come wurstel, wafer, yougrt, yoga ecc... sono diventate italiane. O voi dite: "salsicciotto viennese" e "latte fermentato da lactobacillus bulgaricus" (ahimé, questo non si può, è latino!!)?
Ridatemi le 26 lettere, per favore! (Se vogliamo, potremmo perfino dire che sono più di 26, perché ci sono due "z", "s", "o" ed "e" diverse (sorda, aspra, chiusa, aperta...) e dovrebbero essere scritte in modo diverso, secondo me! Ma sono troppo pignola, lo so :-D )

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