venerdì 29 marzo 2024

Venerdì Santo

Da ieri sera è calato il silenzio nelle chiese del mondo. 

In ogni parte del mondo, in ogni chiesa, anche la più piccola e sperduta, le campane raceranno fino alla mezzanotte di sabato, quando il mondo esploderà di gioia, davanti alla resurrezione di Cristo, davanti alla vittoria definitiva e totale della Vita sulla morte.

Uscire dalle messa del giovedì santo in silenzio, senza saluto finale, mi ha fatto sempre sentire come se continuassi a vivere dentro la messa, in questi giorni, perché essa non è finita, c'è un continuum fra quella del giovedì, la celebrazione del venerdì e la messa di sabato notte (che infatti comincia senza saluto iniziale).

Questo mi ha fatto sempre vivere queste ore in modo diverso, come se il mondo fosse ovattato, se mi dovessi muovere in punta di piedi, se dovessi fare silenzio e "serbare ogni cosa nel cuore", come se fossi ancora davanti all'altare.

Anche Gesù fa silenzio.

"Non aprì la sua bocca"

Quanti di noi, accusati ingiustamente, resterebbero in silenzio e non cercherebbero, invece, di difendersi con tutte le forze? Nessuno, credo.

Ma lui fa silenzio.

Griderà forte solo al momento di lasciare il suo corpo per ricongiungersi al padre. E poi, ancora, silenzio fino al mattino del sabato, quando lo stupore, il dubbio, la paura, lasceranno il posto alla gioia irrefrenabile del sapere che la morte non ha più alcun potere, che Gesù è vivo e noi con lui.

E che lui sarà accanto a noi "ogni giorno, fino alle fine dei tempi"

Foto di William Gullo


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