giovedì 20 luglio 2023

Metodi, carillons, fate del sonno e notti in bianco...

Ho già trattato l'argomento sonno diverse volte. Ma c'è sempre qualcosa che mi preme dire, qualcosa da ribadire.

Sulla difficoltà a dare "consigli" e "soluzioni" ne ho già parlato qui, ad esempio.

Ma continuo a vedere pubblicità che vendono oggetti e metodi che dovrebbero garantire un rapido addormentamento e un sonno continuato nei neonati e nei bambini. Provo tristezza quando penso che si continua a sfruttare la stanchezza delle mamme solo per fare soldi, anziché cercare di fare informazione corretta su quella che è la fisiologia del sonno dei piccoli. Si offrono soluzioni che promettono di essere rapide, efficaci, durature punto cosa ci può essere di più allettante di un messaggio di questo tipo? Una mamma stanca cosa preferirà ascoltare? Chi spiega come funziona il sonno, spiega la funzione di risvegli, indaga fa domande, cerca soluzioni adatte ad ogni famiglia, oppure chi offre il gadget che in 7 minuti promette di risolverli il problema e chi ti insegna "il metodo infallibile"? 

Credo che sarebbe necessario fare informazione corretta sulla fisiologia dei bambini e dei neonati ancora prima che una coppia sia in attesa punto se fossimo tutti i più consapevoli di come "funziona" davvero un essere umano, forse decideremo di fare un figlio con Maggiore consapevolezza. Dormire è uno stato comportamentale necessario alla sopravvivenza. Non si può sopravvivere a lungo di esperienza dormire contro e non è una funzione che si apprende. Il bambino a cicli di sonno e sveglia già in utero punto non si può insegnare a dormire e non si può far addormentare nessuno che non abbia già sonno. Quello che fanno certi metodi è insegnare per salvarsi da soli, insegnare che se chiami nessuno risponde. Altri metodi possono essere apparentemente più dolci, come ad esempio i famosi "rumori bianchi" e musichine varie, ma comunque prevedono una separazione tra il bambino e i suoi genitori. Il bambino deve sempre e comunque cavarsela da solo, proprio nel momento che, in tutti, innesca Il risveglio di istinti primordiali, le paure ancestrali. Siamo stati prede per milioni di anni, dormire da soli era impensabile. Un neonato, poi, non saprete sopravvissuto un giorno. Freddo e predatori lo avrebbe ucciso in un attimo scontro per milioni di anni è stato così e per migliaia di esseri umani è ancora così punto per cui non possiamo pensare che quello che ha scolpito a caratteri cubitali nei nostri geni possa essere messo a tacere in pochi attimi da un bel lettino colorato e da un carillon. I bambini hanno bisogno di essere accompagnati nel sonno, per sentirsi sicuri e lasciarsi andare. I bambini sotto i tre quattro anni hanno alcuni risvegli notturni essenziali per la loro sicurezza e per il loro sviluppo. Indurre un sonno profondo più duraturo di quello naturale usando goccioline e altri accorgimenti, fra l'altro, espone un neonato sotto l'anno di età anche ad un maggiore rischio di SIDS.

Credo che ognuno di noi abbia un ricordo di sé bambino nel proprio lettino, al buio, con la paura dei mostri o dei fantasmi e che possa sentire ancora l'angoscia che provava quando se ne doveva stare lì da solo/a.

Come fare allora, quando davvero i risvegli Sono più numerosi della media e superano la capacità della madre di farvi fronte? Una prima cosa è indagare se ci possano essere fattori di disturbo, poi si possono mettere in atto strategie che possano aiutare il bambino a sentirsi sicuro e a rilassarsi anche in modi che i genitori trovano meno faticosi di quelli usati fino a quel momento. Quello che è importante è che il bambino non sia solo ad affrontare tutto questo che venga confortato e rassicurato, fin quando non riuscirà a fare da solo. Non c'è un "metodo" unico per tutte le famiglie. Non c'è una soluzione "prêt-à-porter"... Ci si mette in discussione, si ascolta il bambino, si fanno tentativi, si cerca aiuto, si offrono conforto e rassicurazione... E nel frattempo ci si informa sulla fisiologia, ad esempio attraverso i libri di Alessandra Bortolotti ("i cuccioli non dormono da soli") e de La Leche League ("sogni d'oro").

Secondo la mia esperienza il mio personale pensiero, conoscere cosa sia "normale" (leggi " fisiologico") aspettarsi fa sì che cambi il modo di porsi verso la questione e cose che venivano considerate problemi - causando ansia e frustrazione - vengono riconsiderate; e smettere di vedere certi atteggiamenti come un problema, un "vizio ", uno sbaglio che abbiamo fatto, può aiutare ad affrontare la questione più rilassati e ad evitare di perdere tante energie per "correggere l'errore". Energie che si possono impiegare per trovare modi che aiutino tutti a riposare meglio, senza che nessuno debba rinunciare ai propri bisogni. 

Foto di Pavel Danilyuk: https://www.pexels.com/it-it/foto/coppia-amore-donna-relax-7938055/

Foto di Sai Viswanath : https://www.pexels.com/it-it/foto/foto-in-scala-di-grigi-del-bambino-sdraiato-sull-amaca-3909834/



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