domenica 29 agosto 2021

Uno sculaccione che sarà mai?

Negli anni cinquanta sono state pubblicate queste due pubblicità che vedete qui sotto. In quella in spagnolo si dice "te lo meriti". Oggi nessuno si sognerebbe mai di pubblicare una cosa del genere (e per fortuna, direi!), perché nessuno, spero, pensa che il marito che dà uno sculaccione alla moglie per "educarla" fa bene, ne ha il diritto oppure "che vuoi che sia, uno sculaccione non è picchiare".

Credo e spero che ogni donna che sta guardando veda questa immagine come umiliante, violenta. Fosse anche che le intenzioni dei pubblicitari fossero state ironiche, il risultato, ciò che trasmettono, è comunque questa sensazione di disagio, rabbia, umiliazione.

Adesso proviamo a sostituire l'immagine della donna con quella di un bambino.

La frase "te lo meriti"diventa subito accettabile, la sensazione cambia, si inizia a dire "deve averla combinata grossa", "quando ce vo', ce vo'", "te le tirano fuori dalle mani", "siamo tutti cresciuti così e siamo venuti su bene", e così via, in un fiume di frasi fatte che ormai tutti conosciamo.

Perché accade questo? Perché troviamo inaccettabile l'immagine con la donna e normale, anzi, auspicabile, quella col bambino?

Eppure, al tempo in cui è stata pubblicata la pubblicità, evidentemente l'immagine non faceva tanto scalpore, era considerata accettabile. Esisteva il "delitto d'onore" (ma non vi fa venire i brividi accostare la parola "delitto" riferita ad una donna con la parola "onore"?), la gente rideva (e ride tutt'ora, purtroppo) davanti alla frase tratta non ricordo più da dove: "quando torni a casa picchia tua moglie. Tu non sai perché, ma lei sì"...

Abbiamo capito che le donne sono persone esattamente come tutte le altre. Con pari dignità e diritti. E ci mancherebbe che questo possa essere messo in dubbio.

Perché, invece, picchiare un bambino viene considerato normale? Perché lo sculaccione dato ad una donna ci fa rabbrividire, mentre quelli di ad un bambino si definisce giusto? 

Perché uno è considerato picchiare e l'altro no?

Non sarà che consideriamo i bambini "meno persone" rispetto agli adulti?

E fino a che età questo accade? A che età, da che momento, quando scatta "l'ora X" per cui lo sculaccione non è più accettabile?

Quando è che i bambini diventano persone con i nostri stessi diritti?


Sogno un mondo in cui saranno considerati persone con uguali diritti tutti gli esseri umani, indipendentemente dal numero di cellule si cui sono formati, dal sesso, dalla religione, dalle tendenze sessuali, dal colore della pelle ecc...