mercoledì 4 marzo 2020

Bambini senza speranza


Quando il mal di testa, oggi, ha lasciato un piccolo spiraglio di semi-lucidità, ho pensato di scrivere qualcosa sulla tragedia che si sta compiendo in Siria da nove lunghi anni e, di conseguenza, ai confini della Grecia.
Ma davanti a tutto questo orrore, la mente si annebbia, le lacrime impediscono di vedere la tastiera o il foglio su cui scrivere e il cuore diventa così gonfio e dolorante che non riesce a contenere tutto ciò che prova.
Non riesco a mettere i pensieri in fila, a dare un ordine alle parole, affinché questo testo abbia un senso, un inizio, uno svolgimento e una conclusione, come ogni testo “che si rispetti”.

Vedo solo famiglie disperate, case distrutte, bombe che cadono, cibo che manca, dolore, disperazione, morte, impotenza… e poi vedo persone, che pure vivono in un paese che sa cos’è la povertà, la disperazione, respingere violentemente, aggredire questi disperati, cercare di farli annegare, soffocare… senza guardare se hanno davanti un bambino o un adulto (non che sia meno grave far del male ad un adulto, ma per fare del male da un bambino mi chiedo cosa si debba avere al posto del cuore).

Bambini
 
Bambini affogati 

soffocati 
 
respinti

rinchiusi nei campi senza cibo, scuola, medicine, qualcosa per scaldarsi…

Bambini che arrivano a suicidarsi

Riuscite ad immaginare quale abisso di disperazione possa avere un bambino, dentro di sé, per arrivare ad uccidersi? I bambini, che sono l’essenza stessa della vita, della voglia di vivere, dell’ottimismo, della gioia per le cose più piccole, che sanno ancora meravigliarsi per ogni manifestazione della natura, dal più piccolo insetto al più splendente arcobaleno… hanno il vuoto dentro. hanno il buio che arriva quando ogni speranza è ormai morta. 

Bambini senza speranza

Riuscite ad immaginare qualcosa di più orribile?

I bambini, che sono la nostra speranza, l’hanno persa.
I loro genitori, se ci sono, non riescono a dare loro nemmeno un briciolo di speranza, perché non ne hanno più nemmeno loro.

E gli adulti, invece, cosa fanno?

Li respingono, li soffocano coi lacrimogeni, li affondano coi loro gommoni…

Io non riesco a pensare a nulla di più orribile che uccidere e respingere chi sta disperatamente chiedendo aiuto, chi ha perso tutto, anche la speranza.

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Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me.” (Matteo 25,35-45)




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