domenica 7 marzo 2021

Deve fare il "callo"?

 “Deve fare il callo”?

Quante volte avete sentito o vi è stata detta direttamente, questa frase, parlando del capezzolo in relazione ai primi tempi dell'allattamento?

Quanti consigli su “stringere i denti”, “usare un asciugamano ruvido” (se non addirittura un guanto di crine!) e così via?

Forse alcune di noi ci hanno anche provato...

Ebbene, niente di tutto questo è necessario (buona notizia per I tempi di crisi: non occorre che spendiate soldi per un guanto di crine; piuttosto investiteli in un... bel gelato!).

Il capezzolo è, sicuramente, una parte delicata del nostro corpo, ma, proprio per questo, deve essere trattata delicatamente!

Quando un bambino poppa al seno, il capezzolo finisce nel fondo della bocca, alla giunzione fra palato duro e palato molle, dove la lingua non può arrivare a danneggiarlo strofinandolo e dove le gengive non possono ferirlo stringendolo.

Il bambino, infatti, per effettuare una suzione efficace, deve massaggiare l'areola – e non il capezzolo – con la lingua.

Quando questo non avviene, la mamma avvertirà subito dolore, che persiste per tutta la poppata. Se non si interviene presto, la mamma può ritrovarsi con ferite sanguinanti, che rendono estremamente dolorosa la poppata e non solo (spesso non si sopporta nemmeno il tocco dei vestiti sulla pelle!). Viene solo voglia di scappare via, altro che di allattare!

È evidente, infine, che se il bambino non sta poppando correttamente non riuscirà nemmeno a prendere tutto il latte che gli serve, con conseguente pianto continuo, scarsa crescita, poppate lunghissime e ravvicinate...

I motivi per cui un bambino può non avere un buon attacco o una buona suzione sono vari:

mancanza del primo contatto e quindi della prima poppata nell'immediato post-parto; uso di ciuccio o biberon; frenulo linguale corto; errato posizionamento al seno; forte riflesso di emissione che porta il bambino a stringere il capezzolo per frenare il flusso del latte, ecc...

In ogni modo, una Consulente IBCLC saprà valutare caso per caso il motivo e le soluzioni relative.

Quello che è importante sapere, comunque, è che allattare NON DEVE FARE MALE.

Non è “normale” sentire dolore. Tanto è diffusa questa idea che una mamma mi ha riferito di non essere sicura che la sua bambina poppasse bene perché lei non sentiva dolore e non aveva mai avuto le ragadi!!

Le primissime poppate possono essere un po' fastidiose, per la sensazione di stiramento dei tessuti, ma il fastidio dovrebbe durare meno di un minuto e comunque scomparire entro pochi giorni.

Se invece provate dolore per tutta la poppata e il capezzolo, al momento in cui il bambino si stacca, è deformato, schiacciato (come la punta di un rossetto), sbiancato, controllate subito la posizione al seno e l’attacco o, meglio ancora, chiamate una IBCLC!

Non aspettate “stringendo i denti”, perché non è vero che “poi passa”.

Più si aspetta e più è facile che il capezzolo si spacchi e sanguini, rendendo un momento che dovrebbe essere piacevole, rilassante e “normale”, qualcosa di estremamente doloroso e fonte di stress sia per la mamma che per il bambino.


Foto da: https://it.freepik.com/foto-premium/mamma-stanca-cercando-di-calmare-il-suo-bambino-che-piange_8438878.htm

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