Mentre stendo i panni
canticchio alcune vecchie canzoni e mi rendo conto che, fra musica leggera,
popolare e "per bambini" è pieno di testi sessisti, maschilisti,
razzisti, farciti di pedagogia "nera", che noi abbiamo sempre cantato
allegramente senza probabilmente farci caso, ma che, temo, hanno contribuito a
dare a molte cose quella idea di normalità che, invece, normale non deve
essere.
Ad esempio: "oh,
quante belle figlie, madama Dorè"...
Mi chiedevo, da piccola,
perché mai non si potesse sposare uno spazzacamino e perché dovesse essere la
madre a decidere. E non importa se il pretendente sia innamorato oppure no,
basta che offra una bella casa e bei vestiti.
"Il tempo di
morire", di Battisti...
"domani puoi
dimenticare, adesso dimmi di sì". Cioè, non me ne frega nulla se non vuoi,
lo farai perché io ti faccio un bel regalo. Che vuoi che sia fare sesso
controvoglia! Addio può dimenticare, no? Vallo a dire alle donne violentate, se
dimenticano!
"Io camminerò", di Umberto
Tozzi:
"Io camminerò, tu mi seguirai... Io
lavorerò tu mi aspetterai
E una sera impazzirò quando mi dirai che
un figlio avrai, avrò"
Tu non cammini con me, stai dietro, a
casa, a fare figli.
E Calimero? "Tutti mi odiano perché
sono piccolo e nero!" "Ma no, Calimero, non sei nero, sei solo
sporco" et voilà, tutto torna a posto, una volta che il pulcino è
diventato bianco...
Ops, questa non era una canzone, ma una
pubblicità.
Andiamo avanti? Ai tempi
in cui ero piccola io, le belle canzoni dello Zecchino d'oro avevano testi che
oggi sarebbero, spero, improponibili. In una un bambino viene mandato a letto
senza frutta (il dolce dell'epoca) perché è tornato tardi. Lui inventa delle
scuse (c'era un leone che lo voleva mangiare, ma "per fortuna" sono
arrivati i soldati che gli hanno sparato. Alla faccia dell'ecologia), a cui,
ovviamente, i genitori non credono e invano il bambino si difende dicendo che
anche il babbo dice bugie...
Ma questa le batte tutte,
fra quelle per bambini. La musica, come sempre, è piacevole e orecchiabile. Il
testo... Ahimè:
sai che fanno i bravi
bambini?
Lasciano i giochi e vanno
da mamma,
che li accompagna a lavare i dentini.
Dopo s'infilano nel
pigiamino,
a babbo e mamma danno un
bacino,
poi s'addormentano piano,
pianino,
con la preghiera a Gesù
Bambino...
E tu, bambino mio, che non
vuoi far la nanna,
non fare più capricci,
sennò saran pasticci!
Alla tua mamma dai già
tante pene,
Potrebbe creder che non le
vuoi bene!
Quando è l'ora di fare la
nanna,
lascia i giochi e corri da
mamma;
Dalle un bacione per farle
capire
che le vuoi bene e che
vuoi dormire...
Il riuscire a dormire non
dipende dal sonno che si ha, ma dal volere bene o meno alla mamma. Come se
fosse possibile dormire a comando, solo per dimostrare che vuoi bene a qualcuno...
Per non parlare del fatto
di dire ad un bambino che lui, per sua madre, non è una gioia, ma qualcuno che
procura solo "tante pene"! Mi sembra una cosa terribile, da dire ad
un bambino.
Nemmeno il fantastico Sting si salva: "oh, don't you see? You belong to me" Tu mi appartieni, capito?
Adesso lascio a voi il
divertimento di cercarne altre e commentarle.
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