martedì 15 marzo 2022

Perché Dio non interviene?

Tutti coloro che si occupano di psicologia ed educazione sono concordi nell'affermare che il cosiddetto "genitore spazzaneve" - quello cioè che cerca di spianare la strada davanti al figlio, cercando di evitargli problemi e difficoltà - in realtà non fa il bene del figlio, perché gli impedisce di crescere, di imparare a gestire le difficoltà della vita, di imparare a trovare soluzioni personali ai problemi... 

Riportando questo discorso alla fede, stavo pensando che noi, quando preghiamo, spesso chiediamo a Dio proprio di essere il nostro "spazzaneve" ed eliminare i nostri problemi.
Se da una parte è giusto chiedere ad genitore di essere aiutati nelle difficoltà, dall'altra se vediamo davvero Dio come un genitore, allora il suo aiuto non può essere quello di un "deus ex machina" che si cala dall'alto per sistemare tutto.

Gesù non è venuto per risolvere i nostri problemi. Ha camminato accanto a noi e ha preso su di sé le nostre gioie, le nostre fatiche e i nostri stessi dolori. Ci ha chiamato amici e come un amico ci sta accanto, ci sostiene, ci guida, ma non si sostituisce a noi. Dio non è un distributore di "Grazie". non è uno "spazzaneve". È un padre, una madre, che ci indica la strada, la percorre al nostro fianco, ci incoraggia, ci sostiene, ci dà la forza.
Se intervenisse sempre a risolvere i problemi non sarebbe più un Dio che ci lascia liberi, sarebbe un burattinaio, che muove gli uomini secondo la sua volontà. C'è la guerra? "Dio ti prego fa che cessi la guerra" e Dio scende da una nube nel mezzo dei due schieramenti per fermare le armi degli uomini. È questo il Dio che vogliamo?
Non è forse meglio invece chiedergli di suscitare desiderio di pace, di dialogo, nel cuore delle persone che sono "al comando"? Chiedergli di dare coraggio ad un numero sempre più alto di persone che protestano, si rifiutino di combattere, manifestino, si muovono in ogni direzione per costruire la pace... In questo modo è l'uomo che agisce con il sostegno di Dio, come un padre che sta accanto al figlio che muove i primi passi.

Dio non vuole certo guerre, fame, ingiustizie, inquinamento... Ma ha così tanto rispetto per la libertà dell'uomo che lo lascia libero di scegliere il suo cammino.
Quando ci chiediamo perché Dio permette tutto questo, forse dovremmo pensare al fatto che Dio sono migliaia di anni che ci dice come fare per evitare tutto questo, ha anche fatto il gesto estremo di mandare suo figlio per portare parole di pace e di amore, ma la risposta è stata quella di farlo fuori per farlo tacere.

Adesso tocca all'uomo darsi da fare, per cambiare le sorti del mondo. Una vecchia preghiera di Raoul Follerau di quando ero bambina, recitava: "Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare oggi il suo lavoro"

Foto di mododeolhar da Pexels




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