mercoledì 1 aprile 2020

Domenica delle palme 2020


Domenica prossima sarà la Domenica delle palme.
Ne ho parlato qualche anno fa, qui https://pensieripaola.blogspot.com/2014/04/domenica-delle-palme.html
Ma questa domenica sarà del tutto diversa.
Questa domenica, che ho sempre vissuto come se fosse una porta che si spalanca sulla settimana Santa, come una unica festa, collegata a tutte le altre celebrazioni della settimana, sarà diversa.
Per la prima volta in vita mia, non percorrerò le strade con l'olivo in mano, cantando tutti i soliti salmi, sentendomi a volte perfino un po' ridicola, anacronistica e altre volte sentendomi testimone della mia fede, per chi osserva da fuori.
Non porterò a casa l'olivo scegliendo con cura i rami più belli da appendere e conservando i vecchi per alimentare il fuoco della notte di Pasqua.
La festa dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme sarà vissuta nell'intimità delle nostre case, mentre il racconto della Passione sarà come un'eco di ciò che tante persone nel mondo stanno vivendo in questo periodo.
Alle persone che quotidianamente muoiono per fame, guerre, malattie, si aggiungono adesso quelle che muoiono da sole per il virus (e ci vorrebbe stargli accanto e non può) e tutti quelli che stanno lavorando senza sosta per aiutare i malati. Medici, ricercatori, infermieri, "semplici" addetti alle pulizie, e moltissimi altri.
Io non riesco ancora ad immaginare una settimana Santa senza celebrazioni vissute da tutti i fedeli insieme, uno vicino all'altro. Mi è purtroppo capitato di non aver potuto partecipare di persona, per malattia, ma comunque la messa c'era, le chiese erano gremite. Adesso le chiese sono vuote ed è attraverso uno schermo che il sacerdote ci parla. Per fortuna abbiamo questo mezzo, ma pensare di vivere la festa più grande della cristianità attraverso uno schermo, temo che potrebbe gettarmi  nello sconforto.
Ma un cristiano, mi disse un giorno mio fratello, non può essere pessimista, perché sa che il mondo è nelle mani di Dio. Sa che, in qualunque modo vadano le cose, Dio saprà tirarne fuori qualcosa di buono e non ci lascerà soli.
Un Dio che ha camminato con noi, che ha provato su di sé il dolore, l'angoscia, l'abbandono, sa cosa stiamo provando e non permetterà che nemmeno una delle nostre lacrime vada perduta. Nessuno dei nostri sospiri resterà inascoltato.

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